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M a l a t a   D ' A m o r e
(Cantico dei Cantici 5:8)

 

Autore: Ross Carrozza


Amore, che patologia!


Amore è una parola impiegata nel linguaggio corrente per esprimere uno dei più profondi e impegnativi dei sentimenti umani, ma ahimè, oggigiorno essa è “usata e abusata” con molta frequenza. Nel libro del Cantico dei Cantici, invece, la parola riveste tutte le sue qualità sublimi, per quanto sia possibile esprimerle attraverso la parola scritta. Molti escludono l’idea del valore allegorico di questo poema. Taluni credono che sia semplicemente un eccellente esempio di poesia d’amore dell’Oriente Antico. Se così fosse, avremmo semplicemente una ricca risorsa da cui attingere per ricevere ammaestramento riguardo alle relazioni prematrimoniali e coniugali. Ma io non sono di questo avviso. 
 

Credo che questo libro, ispirato dallo Spirito Santo, non sia solamente il racconto di una storia d’amore tra due persone, in questo caso, tra il re Salomone e la Shulamita, ma che esso esponga il “Grande Mistero” (cfr. Ef. 5:31-32), così chiamato dall’apostolo Paolo, ovvero l’amore e l’unione tra Cristo e la Chiesa. Ecco perché l’amore è di carattere profondo e impegnativo, perché Dio è amore e la sorgente dell’amore (1Giov.4: 7-10).
 

La Sposa è malata, ma qual’ è la sua afflizione e quale la sua sofferenza?  

Amore!
 

Ma amore per chi? La Sposa ha un obiettivo unico: cercare lo Sposo. In Apocalisse, la Sposa continua a cercare e ad esclamare: “Vieni”! Il sentimento non è alterato, la brama non si è attenuata, l’amore non si è raffreddato, la Sposa brama lo Sposo.
 

Lo Sposo è Gesù Cristo. E la Sposa chi è? Senza dubbio è la Chiesa.


Lo Sposo è uno e la Chiesa è una, ma è proprio vero che è una? Certamente! Tuttavia, sebbene sia Una, la Chiesa è composta di tante membra. Le membra, seppur diverse e distinte l’una dall’altra, sono unite da un unico Spirito e da un unico sentimento. Lo Spirito che unisce è lo Spirito Santo, che glorifica e testimonia di Cristo.


Il Consolatore, Colui che consola la Sposa, prende dallo Sposo le Sue parole e annuncia alla Sposa ciò che ha preso(Giov.16:14). Ecco perché la Consolazione dello Spirito Santo è così efficace, perché il Consolatore non parla di o da se Stesso, bensì di ciò che ha ricevuto dallo Sposo! Che amore, che unità! Sia nella sua collettività che nella sua singolarità la Sposa non desidera altro, per lei non c’è rimedio, né terapia che possa guarirla al di fuori dello Sposo. Niente e nessuno può fermarla nella ricerca del suo Amato, anzi chiede aiuto agli altri per raggiungere il suo scopo ( “ se trovate il mio Diletto….”).


La Sposa non ha tempo per cose frivole, che potrebbero distoglierla dalla sua ricerca. Lei è malata d’amore! Prega e chiede preghiera per stare in comunione con Lui. La sua mente è occupata da Lui, la sua bocca è piena di ammirazione e di lode per Lui.


Lei è malata d’amore! Le grandi acque non potrebbero spegnere questo amore, né i fiumi sommergerlo.
 Lei è malata d’amore!
Che questa malattia possa contagiare tutti quanti!