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Newsletter 10-2013
 

Secondo il Papa

“non è necessario credere per essere salvati”.

 

Il Papa apre ai non credenti:

'Dio perdona chi segue la coscienza'

 

"Pregiatissimo Dottor Scalfari".

Inizia così la lettera che Papa Francesco ha scritto al fondatore di La Repubblica

e che il quotidiano mette in apertura di giornale con il titolo

"Il Papa: la mia lettera a chi non crede"

  

Il perdono di Dio

 

"Innanzi tutto - ricapitola Papa Francesco - mi chiede se il Dio dei cristiani perdona chi non crede e non cerca la fede.

Premesso che - ed è la cosa fondamentale - la misericordia di Dio non ha limiti se ci si rivolge a lui con cuore sincero e contrito,

la questione per chi non crede in Dio sta nell’ obbedire alla propria coscienza.

 Il peccato, anche per chi non ha la fede, c'è quando si va contro la coscienza.

 Ascoltare e obbedire ad essa significa, infatti, decidersi di fronte a ciò che viene percepito come bene o come male.

E su questa decisione si gioca la bontà o la malvagità del nostro agire".

 

Articolo originale: http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=181348

 

 

E’ davvero così, vale a dire che non bisogna credere in Dio per essere perdonati ossia salvati?

E’ triste quando l’autorevolezza della Parola di Dio è soppiantata dalla filosofia umana

ed è ancora peggio quando la filosofia umana è scambiata per la Parola di Dio!

 

Dunque, in merito alla domanda che abbiamo dinanzi a noi, è necessario rispondere con la Parola di Dio.

La prima cosa che credo sia opportuno ricordare è che Dio è il Dio di tutti a prescindere dal fatto che uno sia “cristiano” o “altro”. 

Di conseguenza la Sua Parola ha autorità su ogni essere umano.

Dio in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo del Suo Figlio Gesù Cristo, il quale disse:

 

“Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino. Ravvedetevi e credete all’evangelo!”

 Il Signore Gesù parlando del ministero dello Spirito Santo disse:

 

“E quando sarà venuto (Spirito Santo), Egli convincerà il mondo di peccato, di giustizia e di giudizio.

Di peccato perché non credono in Me”. (Giov.16:8-9)

 

Secondo le parole di Gesù Cristo è assolutamente necessario credere in Lui.

Lo Spirito Santo ha il compito di convincere il mondo di peccato.

Quale peccato? Il peccato dell’incredulità!

 La Sacra Scrittura è piena di avvisi sulle responsabilità e sulle conseguenze alle quali saranno sottoposti

quelli che rifiutano di credere in Dio e nel Suo Unigenito Figlio che Egli ha mandato come Salvatore del mondo.

 Nel Vangelo il Signore Gesù ci dice:

 Chi crede in Lui non è condannato, ma chi non crede è già condannato,

 perché non ha creduto nel nome dell’Unigenito Figlio di Dio. (Giov.3:18)

 La fede in Gesù Cristo, il Figlio di Dio, libera dalla condanna cioè dal giudizio di Dio

con la conseguente sentenza, invece chi non crede è già condannato.

 Perciò vi ho detto che voi morirete nei vostri peccati,

perché se non credete che Io sono, voi morirete nei vostri peccati. (Giov.8:24)

 Chi non crede che Gesù Cristo sia il Figlio di Dio, ossia La Parola fatta carne,

non è perdonato. Il Signore categoricamente dichiara che tale persona morirà nei suoi peccati, quindi non sarà salvata.

 

Chi ha creduto ed è stato battezzato, sarà salvato; ma chi non ha creduto, sarà condannato. (Marco 16:16).

 

Nel Vangelo secondo Marco il Signore dichiara che chi crede ed è battezzato è salvato, ma chi non crede è condannato.

 Nell’epistola agli Ebrei capitolo undici versetto sei è scritto:

 

“Ora senza fede è impossibile piacerGli, perché chi si accosta a Dio deve credere che Egli è,

 e che Egli è il rimuneratore di quelli che Lo cercano.

 

Secondo questo brano chi non crede non può piacere a Dio, in altre parole, Dio non lo gradisce.

 In ultimo in Apocalisse è scritto che gli increduli avranno la loro sorte nello “stagno di fuoco”, vale a dire l’inferno. 

 

“Ma per i codardi, gli increduli, gli immondi, gli omicidi, i fornicatori, i maghi, gli idolatri,

e tutti i bugiardi, la parte sarà nello stagno che arde con fuoco e zolfo, che è la morte seconda.”  (Apoc.21:8)

  

Alla luce di tanta evidenza Biblica credere in Dio e nel Suo Figlio Gesù Cristo

 è essenziale ed è la condizione per ricevere il perdono e la salvezza.

 

“La fede dunque viene dall’udire, e l’udire viene della Parola di Dio.”

Romani 10:17

 

Chi ha orecchi da udire, oda!

 

 

Ross Carrozza